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23 May 2000 CULTURA Pagina 39
  
Un’analisi delle solitudini moderne nel romanzo di Bruno Tognolini edito dalla Salani
Quando il videogioco s’innamora della tradizione

La storia di duemila anni fa vista tra vent’anni. Una storia incrociata ambientata in un futuro non molto lontano che fa un salto indietro nel passato e si trasforma in una bella favola moderna. Due mondi a confronto: il pianeta dei videogame più evoluti e la tradizione pronta a confrontarsi con la nuova realtà virtuale. In Lilim del tramonto - Palestina quest ( Salani, 28.000 lire), Bruno Tognolini, autore cagliaritano che da oltre vent’anni vive a Bologna, racconta la storia di Lele, Daniele Palmas, un bambino cresciuto con il joystick in mano e il cascovisore sugli occhi e padre Giuseppe, vecchio frate costruttore di presepi meccanici. I due scoprono per caso che stanno giocando e costruendo la stessa storia e decidono di unire le forze. Nasce così la storia di Lilim Pithekè.Lilim, la scimmia, è una piccola vagabonda dotata di strani poteri che intraprende un viaggio con un sicario impegnato in un’oscura quest: cerca una donna che sta per far nascere un bambino annunciato da antiche profezie. L’ambientazione è quella storica tanto sul computer che tra i meccanismi che muovono i personaggi del presepe del vecchio frate malato. In sedici giorni, o meglio notti, la fata Lilim dovrà superare pericoli e guerre, ribelli integralisti e streghe, legioni romane e guardie di Erode per arrivare a Betlemme. Un percorso storico che Lele, giocando durante la notte, riesce a far compiere alla sua piccola protagonista aiutato anche dalla sorellina Carlotta. Un aiuto che lo riporta alla realtà fatta di giochi con le barbie e non solo di guanti cibernetici e voci computerizzate che popolano il video. Lele è un bambino cresciuto tra giochi interattivi consigliati per i figli di coppie separate, indossa scarpe russe militari e jeans di zebra estinta. Ha iniziato con i videogame in cui si gioca in tre: mamma e figlio da una parte, papà lontano collegato on line. Giochi in grado di apprendere il profilo caratteriale di ogni bambino e propinare strategie affettive adatte a simulare il papà assente, per una gradazione più soft dello shock del distacco. Ma è con gli NPGames che nasce la storia di Lilim. Ed è nel buio della sua casa, quando tutti dormono, che Lele fa vivere mille personaggi e comparse. Attraverso gli NPGames può scorrere archivi, prelevare dati, ridisegnare volti e creare i nuovi protagonisti delle storie, e con i motori drammatici studiarne l’evoluzione e programmare la durata del gioco. Computer burattinai, ma non completamente. Sarà la scoperta dell’ultimo personaggio, Lilim, a unire il piccolo Lele al nonno che non ha mai avuto, padre Giuseppe, che da anni cerca di dare un volto a quella sua statuina costruita a mano. Terminata la ricerca dei personaggi, il gioco finalmente inizia: da una parte Lele preme start e avvia Palestina Quest, dall’altra il frate depone con mano tremante la statuina sulla sabbia. Ma le vicende che Lilim affronta sul terminale e quelle scandite dal presepe meccanico sembrano complicare la buona riuscita del gioco almeno quanto gli ostacoli posti dai padri del convento che non gradiscono l’attività del frate malato. Padre Giuseppe nella costruzione del presepe si attiene ai vangeli apocrifi, quelli non riconosciuti dalla Chiesa, dove si narra che al momento della nascita di Gesù il mondo intero si fermò. E così accade tanto nel gioco quanto nei meccanismi del vecchio amico di Lele. Il mondo pare impietrito, tranne Lilim che continua la sua corsa per fermare il sicario. Per la sua ultima opera Bruno Tognolini ha tirato fuori dal cilindro le passate esperienze nel mondo cibernetico e le ha messe su carta. Senza mai trascurare l’armonia del racconto, l’effetto cyber-storico è quello che ti fa immaginare immediatamente come sarebbero le peripezie e le descrizioni di Pithekè su un cd-rom. La magia tecnologica, fortunatamente, non supera quella narrativa di un buon romanzo nonostante il linguaggio, spesso, sia quello noto a chi frequenta la realta’ virtuale. E chissa’ se presto Lilim diventera’ un cd-rom. Tognolini infatti divide il suo lavoro di autore tra libri, racconti e poesie per bambini, è autore televisivo (L’albero azzurro e la Melevisione portano anche la sua firma) e sul fronte multimediale ha realizzato il cd-rom Nirvana X-Rom, tratto dal film di Gabriele Salvatores.

Francesco Abate