POSSO ESSERE TUTTO!
Versi di Jerry Spinelli, illustrazioni di Jimmy Liao
Traduzione poetica di Bruno Tognolini
Camelozampa, ottobre 2020

Copertina rigida con inserti a fisarmonica, 25,5 x 20,5 cm, 40 pagine, EURO 16

Io quando cresco cosa sarò?
Di tutti i mille lavori del mondo
Io quando cresco quale farò?
Il pianta-zucconi
Il soffia-soffioni
Il piega-aeroplani
Il cucciola-cani
Lo sporcati-tutto
Il morsica-frutto
Il lecca-cucine
Il calcia-lattine...



GLI AUTORI IN VIDEO
  • Presenta il libro Jerry SPinelli
  • Presenta il libro Jimmy Liao
  • Lo racconta a RAI Cultura Bruno Tognolini


  • IN QUESTA PAGINA
  • Cosa faranno i bambini da grandi?
  • L'intervista a RadioTre "La lingua batte"
  • La traduzione poetica
  • I testi a fronte
  • Assaggi delle tavole

  • Il libro può essere acquistato online presso:

    Ricambio Jimmy Liao della menzione che fa di me nel video di presentazione qui sopra, riproponendo la postfazione che ho scritto al suo "SE POTESSI ESPRIMERE UN DESIDERIO...", Edizioni Gruppo Abele, 2015.

    CIAO, JIMMY PUNTALUNA!


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    Cosa faranno i bambini da grandi?

    Questo libro parla e scherza in rima e mostra e fiammeggia in figure intorno a qualcosa che i bambini conoscono bene: la nebbiosa e avventurosa domanda "COSA FARÒ DA GRANDE?"
    Può essere molte cose, quella domanda. Se una vecchia zia legnosa la pone nel modo e momento sbagliato, sarà noia, estraneità e santissima fuga. Se un gagliardo amico coetaneo la lancia nel gioco, sarà fioritura di desideri e invenzione di forme nel vento allegro della gara: "E io allora farò...", "E allora io...", "E allora io...".
    Ma può anche echeggiare da sola, fra sé, in quel meditare bambino in cui si impastano più intime e segrete le dimensioni di fantasticheria e di realtà, sfumate nella distanza rutilante di un futuro infinito. Si osservano i grandi, i genitori, gli zii, le famiglie degli amici; si osserva la maestra, che fa quel suo lavoro ogni bravo giorno; si guarda per strada il vigile, l'operaio, il corriere; si prende nota degli eroi, delle eroine, dei malvagi, che fanno il loro mestiere nelle storie. Poi ci si guarda in cuore, un po' curiosi e un po' disorientati: "E io?...".
    Ecco, questo libro si piazza in piedi in buona posizione in quel mobile teatrino dei futuri, illuminandolo di gioia e risata e santo salvifico azzardo della fantasia. Un serio fondato manuale di orientamento professionale dell'alba.

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    Due interviste RAI
    Un efficace raccordo fra questa prima breve nota sul contenuto (cosa farò da grande?) e la successiva ampia parte sulla forma (traduzione in rima e metro), si può trovare nella già segnalata Intervista televisiva di Federica Velonà per RAI CULTURA del 14/10/2020.

    Solo radiofonica invece, ma in un prestigioso appuntamento di RAI Radio Tre, l'intervista con Paolo di Paolo nel programma "LA LINGUA BATTE" del 03/01/2021.

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    La traduzione poetica
    Il tamburo di Jerry Spinelli

    Tante cose sulla traduzione poetica si son già dette nelle pagine di questo sito dedicate agli altri miei libri tradotti in rima, e soprattutto, con un articolo uscito su LiBer, nella pagina che li presenta tutti e quattro.
    Anche qui racconterò le indecisioni, le sorprese, le sintonie e le rinunce di questo cammino di traduttore in rime, che grandemente mi delizia. Lo farò in breve, per soli tre casi, perché preferisco raccontare un accadimento più istruttivo e divertente.
    Un compito da subito mi è stato chiaro: l'Ala del Suono in questo libro era potente e battente in inglese, e doveva essere ben battuta in italiano. Provate a leggere nei testi a fronte, che più sotto presento, i versi inglesi; o a sentire come mi azzardo a leggerne alcuni io stesso nella seconda parte dell'intervista a RAI Cultura: rimbomba e tuona potente il tamburo bambino poeta di Jerry Spinelli. E il tamburo dei versi italiani doveva suonare a tempo: se non al suo tempo - cosa difficile ma soprattutto inutile, dato che quel tempo qui in Italia nessuno, se non qui nel mio sito, lo può leggere e sentire - almeno a tempo. Un tempo pulsante e incalzante occorreva, che spingesse avanti con l'Ala del Suono le figure potenti e divertenti che l'Ala del Senso mandava in scena una via l'altra, come pinguini che entrano in pista al battere della grancassa nel circo. Io il mio tamburo oramai ce l'ho, ben teso e stagionato dai decenni: ho cominciato a battere, e le parole son venute.

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    Una sbirciata nel retrobottega

    Ecco alcuni momenti del mio lavoro ticchettante di Geppetto coi suoi attrezzini chino sul deschetto.
    Si ricordino "le tre i" di cui si parla nelle presentazioni degli altri libri tradotti in versi: inglese, italiano, illustrazione, dove quest'ultima fa da preziosa sponda quando non posso arrivare con colpo diretto dall'inglese all'italiano, ma devo fare carambola. Con questa menzione in mente, ecco dunque tre esempi.

    "Paper-plane folder | Puppy-dog holder". In italiano: "Piegatore di aeroplani di carta | Abbracciatore di cuccioli di cane".
    L'italiano, si sa, è più lungo e prolisso dell'inglese: occorre accorciare, comprimere, se si vuole battere il ritmo. Al posto del suffisso dei mestieri "-ore" che esige il "di" (piegatore di, abbracciatore di) introduco per abbreviare il verbo indicativo seguito dall'oggetto, sul modello di accalappiacani, guardacoste, portaborse, aiutandoli e arricchendoli col trattino. Che l'aeroplano ripiegato sia di carta non c'è bisogno di dirlo, tagliamo anche lì: il mestiere del"piega-aeroplani" è presto coniato. E il "cucciola-cani"? Jerry Spinelli si inventa parole, i bambini si inventano parole, lo faccio anch'io: impasto gli atti di accarezzare-abbracciare cuccioli nel verbo "cucciolare", che non esisteva ma adesso esiste. È l'imperio della rima che lo ha creato: "Il piega-aeroplani | Il cucciola-cani". Leggendo e guardando l'immagine si capisce tutto.
    (Vedi sotto la prima figura negli Assaggi delle tavole)

    Ancora. "Puddle stomper | Apple chomper". In italiano: "Calpestatore di pozzanghere | Masticatore di mele".
    "Pozzanghere" è parola ingovernabile qui, troppo lunga, mi mangia lei da sola mezzo verso. L'atto però presuppone - e la figura di sponda ben conferma - che chi pesta le pozzanghere con intenzione si sporca tutto con grandissimo piacere. La rima con "mela" però qui non trova compagni: meglio "frutto", di cui la mela è quasi antonomasia. Ed ecco trovati i degni equivalenti: "Lo sporcati-tutto | Il morsica-frutto".
    (Vedi sotto la seconda figura negli Assaggi delle tavole)

    Ancora. "Mixing-bowl licker | Tin-can kicker". In italiano: "Leccatore di scodelle da impasto | Calciatore di lattine".
    Scodella, zuppiera, conca, terrina...
    Mi occorre una buona rima con le "lattine" che staranno in coda al secondo verso, perché "tin-can"non ha molte altre varianti in italiano. Barattoli? Non ha rime: solo giocattoli o scoiattoli, qui assenti. Quindi lattine: "Il lecca-terrine | Il calcia-lattine"? "Terrina" è una parola stupenda, ma non molto famigliare ai bambini, e preferisco in questi versi tamburanti non mettere fra i piedi intralci di dubbi di senso: devono correre lisci. L'immagine di nuovo fa da sponda: si vede un bambino che in cucina lecca una terrina. E se da quella passasse a leccare tutta la cucina? "Cucina" sì che è una parola di casa, nella casa verbale dei bambini. Ed ecco: "Lecca-cucine | Calcia-lattine".
    E così via. Son stato fedele? Ho tradotto? Ho tradito?
    (Vedi sotto la terza figura negli Assaggi delle tavole)

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    Il caso della pagina mancante

    Francesca Segato e Sara Saorin, le Camelozampe, mi spediscono nel gennaio del 2019 un primo PDF del libro originale, una specie di copia civetta fatta in casa dall'editore americano, giusto per cominciare la traduzione. Io ci lavoro, verso per verso, distico per distico, fino alla fine. E alla fine una sorpresa. Il finale del testo inglese, scandito nelle tavole illustrate, dice: pagina sinistra, "So many jobs | They're all such fun"; pagina destra, "I'm going to choose..."; sfoglio, ultima pagina, in uno scoppio di gioia salterina, corpo grande, maiuscolo, punto esclamativo... "ONE!".
    "ONE"?... Come "one"?... Ero disorientato. Prima sciorina una travolgente marea di fantastici lavori irrinunciabili, e poi dice che ne sceglierà... "UNO"? Con le due editrici confabuliamo: sì, anche loro son rimaste basite. E allora no, concludiamo, non si può. Mi spiace, qui tradurre sarà consapevole e convinto tradire. Tradisco e presento: pagina sinistra, "Quantissimi lavori | Bravi e buffi, belli e brutti "; pagina destra, "E io li sceglierò?..."; sfoglio, "TUTTI!".
    Francesca e Sara sono d'accordo: forziamo la mano, è più bello così.
    Qualche tempo dopo mi scrivono divertite: sorpresa! Non dobbiamo forzare proprio nulla, è arrivato il libro stampato e s'è svelato l'arcano. La redazione americana l'aveva scansionato senza aprire del tutto le ultime quattro pagine, che si spalancano a fisarmonica. Era rimasta ripiegata la penultima pagina, dove era scritto "EVERY"! Ecco la foto che mi hanno mandato delle ultime pagine aperte:





    Aaah ecco! Volevamo ben dire! E avevamo ben scritto, seguendo lo spirito degli autori anziché la lettera del PDF.
    Non mi è stato possibile, con tutti gli sforzi, rendere in italiano il gioco di rivelazione e completamento del senso della parola a sinistra "EVERY", che completa e contraddice "ONE". Non potevo sottoporre allo stesso trattamento la parola italiana equivalente "OGNUNO": "E io li sceglierò...", sfoglio, pagina sinistra "OGNI", pagina destra "UNO!". È brutto, ed è scorretto: la parola "ognuno" non si taglia in due, e poi vuol dire ben altra cosa che "tutti".
    Insomma, scartati due tentativi poverelli di restare fedele al gioco, che ho proposto alle editrici (e che sono fedelmente riportati qui sotto nei testi a fronte), la scelta è quella che si vede nel libro: "E io quale sceglierò?..."; sfoglio, "TUTTI!".

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    "Traduzione con testo a fronte"
    Ancora una volta bisogna essere grati alla generosità degli editori, che tengono in conto il lavorio dietro le opere, e ne aprono le risorse di retrobottega a curiosi e studenti e studiosi. In nessun altro posto si troverranno i versi originali di Jerry Spinelli, se non negli archivi di Camelozampa e qui, su questo sito. Che sarà buon luogo in cui rendere merito, per chi voglia e sappia leggerli in inglese, all'inventiva musicale e fantastica dell'autore dei versi, e alla fatica del loro traduttore poetico.
    Ecco qui disponibile in PDF, da leggere e scaricare per tutti, la "traduzione con testo a fronte": nel mio DOC di lavoro, coi loro ordinati riquadri divisi per pagine, ciascuna corrispondente a una tavola del libro: in colonna i versi inglesi e quelli italiani accanto.

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    Pochi assaggi dalle tavole di Jimmy Liao

    E infine ecco le prime tre e le ultime due tavole di futuri mestieri strampalati:





    Paper-plane folder | Puppy-dog holder





    Puddle stomper | Apple chomper





    Mixing-bowl licker | Tin-can kicker






    Ed ecco la decisione finale:





    ( ... )





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    Questa pagina è stata creata il 17 ottobre 2020 e aggiornata l'ultima volta il 4 gennaio 2021


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